Startupper in azienda
Un Digital Landscape con Roberto Battaglia, Responsabile della Direzione del Personale della Divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo
Un Digital Landscape con Roberto Battaglia, Responsabile della Direzione del Personale della Divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo
Per il primo Landscape del 2021 siamo ripartiti col botto: è venuto a trovarci Roberto Battaglia, Responsabile della Direzione del Personale della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo. Con il supporto di Logotel, Roberto ha messo a punto il programma UP, che da 4 anni sviluppa il potenziale imprenditoriale delle persone all’interno di Intesa Sanpaolo. Da allora sono state coinvolte più di 300 persone e avviate più di 70 sfide, 30 delle quali sono diventate realtà, diventando progetti strategici che impattano sul benessere, il business e i processi aziendali della divisione IMI CIB. A inizio anno ha pubblicato, come summa dell’esperienza fatta finora, il libro STARTUPPER IN AZIENDA, Liberare il potenziale imprenditoriale nascosto nelle organizzazioni (Egea, 2021), ed è venuto a parlarne con noi in occasione del nostro Digital Landscape. Si tratta di un volume realizzato in co.design con Logotel, che ha supportato Roberto nella progettazione e realizzazione della sua identità visiva e del suo layout grafico. Un libro che è un saggio, una guida, un manifesto, fatto anche solo per essere guardato. Ha molti numeri: 300 pagine, 3 parti, 6 modalità di consultazione che guidano il lettore in base al suo approccio al business, 45 testimonianze e 20 tesi che formano il manifesto degli “Upper”. La prima è emblematica: innamorarsi di problemi promettenti.
Il Digital Landscape
Si può essere imprenditori fra le mura aziendali(?). Questa affermazione-domanda, che è la tesi alla base del libro, è stata posta durante il Digital Landscape a più di 100 collaboratori di Logotel, con cui Roberto Battaglia ha condiviso il suo punto di vista su cosa significhi essere e avere startupper in azienda. È un dato di fatto: qualsiasi organizzazione ha potenziale interno, ma non tutti sono in grado di riconoscerlo. Queste persone dal talento nascosto, che Roberto definisce gli Irrequieti, se non fatti emergere, possono adattarsi e sentirsi frustrati, o perfino andarsene, cercando riconoscimento altrove. Il libro nasce proprio dall’esperienza di UP, con duplice obiettivo: da un lato, aiutare le organizzazioni a far emergere le potenzialità; dall’altro, facilitare l’ispirazione delle persone, fare in modo che l’iniziativa cambi il proprio destino professionale, insieme a quello dell’organizzazione.
Il metodo UP
UP è approccio all’imprenditorialità e acceleratore di competenze: si entra nel programma dopo aver individuato un problema da risolvere o un’opportunità da cogliere, viene creato un team, inizia un viaggio creativo e concreto, si mette a terra un prototipo di business per ottenere l’interesse di un investitore. Il tutto attraverso un metodo studiato con l’approccio del design thinking, che concede spazio e libertà di espressione. È anche possibile attraversare le gerarchie e chiedere opinioni a tutti i livelli organizzativi. A chi viene selezionato, UP permette in qualche modo di (ri)progettare il proprio mestiere. A chi non viene finanziato alla fine del percorso, di vivere il rifiuto come un momento di ricchezza e apprendimento, con valore anche più alto rispetto all’avere successo.
Qui e ora
Siamo in un momento critico, in cui le aziende sono spesso schiacciate dal qui e ora, dalle preoccupazioni legate alla situazione economica e dai ritmi dei propri clienti. In un clima di questo tipo, è ancora possibile diffondere la cultura dello startupper in azienda? Secondo Roberto Battaglia, questo è anche il momento di avere coraggio e disegnare un nuovo patto: non bastano i pensatori pagato per farlo, deve essere esplorata la parte di talento inespresso. Ci vogliono nuove fonti, nuovi sistemi e percorsi per attivare il pensiero. Solo in questo modo, solo grazie alla reciproca apertura e a forte curiosità, si possono captare le ispirazioni che vengono dalla propria rete e che, potenzialmente, possono innescare il cambiamento dall’interno di un’organizzazione.