Dojo, la palestra aziendale per l’adozione pratica ed efficace dell’AI

Dojo è la soluzione sviluppata da Logotel per l’AI adoption efficace e sostenibile in organizzazioni e aziende. Una community di adozione dell’AI generativa, con focus su Microsoft Copilot, che velocizza l’integrazione di strumenti AI nel lavoro quotidiano delle persone, migliorandone il benessere e la produttività.

L’intelligenza artificiale e l’AI generativa sono al centro di una rivoluzione del modo in cui si lavora, si produce e si vive. Per poter cogliere appieno i vantaggi di questo nuovo paradigma e minimizzarne gli svantaggi, occorre però che le persone adottino queste nuove tecnologie in modo efficace e sostenibile nel tempo.

I tool di AI e GenAI evolvono infatti a una velocità mai vista prima: focalizzarsi solo sull’utilizzo degli strumenti potrebbe significare trovarsi presto ad avere a che fare con tecnologie obsolete, e dover ricominciare tutto da capo, con il rischio che aumentino nelle persone la frustrazione e la resistenza al cambiamento.

Per aziende e organizzazioni, in un’epoca di profonde e rapide trasformazioni, questi ostacoli potrebbero comportare una perdita di tempo e tradursi in uno svantaggio competitivo.

Per questo motivo, quando si parla di adoption dell’AI bisognerebbe soffermarsi sul metodo: capire come accompagnare le persone ad arricchire le proprie competenze in ambito AI in modo sostenibile nel tempo, potendo contare su un ambiente che stimoli il confronto e la collaborazione.

È l’approccio People e community driven all’AI adoption adottato dalla design company Logotel, che trova applicazione nel Dojo: una community di adozione dell’AI generativa, con focus su Microsoft Copilot, che velocizza l’integrazione di strumenti AI nel lavoro quotidiano delle persone, migliorandone il benessere e la produttività.

In questo articolo, dopo una breve panoramica sui livelli di AI adoption in Italia e sui vantaggi dell’approccio community-driven all’AI adoption, analizziamo caratteristiche e vantaggi del Dojo per persone e organizzazioni.

L’AI adoption in Italia e il modello di adozione people & community driven

In Italia solo l’8% delle piccole e medie imprese ha adottato soluzioni di intelligenza artificiale generativa (GenAI) pronte all’uso. Per intenderci, ci riferiamo a tool quali Microsoft Copilot e ChatGPT.

La percentuale sale se analizziamo le grandi imprese, ma resta comunque di poco sopra la metà: 53%. Questi dati, riferiti al 2024 e contenuti nell’ultimo report dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, mostrano come sul fronte dell’AI adoption nel nostro Paese vi siano ancora ampi margini di crescita.

Cosa frena le aziende sul fronte dell’AI adoption?

Il report State of The Generative AI Market cita tra i principali motivi: l’assenza di competenze ed esperienze per la generative AI; aspetti legati alla privacy e alla sicurezza dei dati; difficoltà nell’attivare i processi di change management; i costi legati ai LLM (large language model) sia in termini di adozione iniziale che di successivo mantenimento.

L’approccio People & community driven all’AI adoption

L’approccio People & community driven all’AI adoption risulta particolarmente efficace per superare queste barriere, velocizzando un’adozione dell’intelligenza artificiale scalabile e sostenibile nel tempo.

Come abbiamo accennato in precedenza, il processo di adozione dell’AI non può ridursi solo a una questione tecnologica, ma è un complesso processo di trasformazione che coinvolge persone, competenze, cultura organizzativa e gestione del cambiamento.

L’approccio People & community driven sfrutta le caratteristiche e le potenzialità delle community interne aziendali (tribe) per catalizzare e sostenere l’adozione dell’intelligenza artificiale all’interno delle organizzazioni, garantendo diversi vantaggi:

  • accelerazione del processo di adozione;
  • superamento delle resistenze culturali e della resistenza al cambiamento;
  • sviluppo di competenze AI diffuse; 
  • maggiore sostenibilità della trasformazione in termini di costi, motivazione ed efficacia.

Cos’è il Dojo di Logotel

Logotel, design company che da oltre 24 anni è specializzata nella progettazione e animazione di community trasformative, ha applicato il proprio approccio People & Community driven all’AI adoption sviluppando Dojo.

Il termine Dojo deriva dalla cultura giapponese e si può tradurre come “luogo dove si segue la via”. Il suo significato non indica solo il luogo in cui chi pratica arti marziali si allena, ma si riferisce per estensione a un ambiente di crescita personale, di apprendimento, di miglioramento continuo e innovazione.  

Dojo è una adoption tribe basata nativamente sull’ecosistema Microsoft 365. È un ambiente di apprendimento e supporto reciproco che permette alle persone all’interno di aziende e organizzazioni di discutere, confrontarsi e condividere contenuti e best practice relative alla generative AI e al suo utilizzo per le attività di lavoro quotidiane.

Le principali caratteristiche del Dojo

Dojo si focalizza sull’adoption di Microsoft Copilot, l’assistente virtuale che integra modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e l’intelligenza artificiale generativa, progettato per aiutare gli utenti in una varietà di compiti.

Essendo basato nativamente su M365 (Sharepoint e Teams), Dojo permette l’utilizzo delle licenze Microsoft già in possesso del Cliente, garantendo un notevole efficientamento in termini di processi, compliance e budget.

Sono tre i driver principali del Dojo: il primo riguarda la trasformazione culturale, il secondo il processo di adoption e il terzo la pratica quotidiana.  

Il livello culturale è presidiato:

  • facendo circolare le informazioni a tutti i livelli, tramite un hub condiviso (Sharepoint)​;
  • abilitando le conversazioni orizzontali, tramite strumenti di scambio e collaborazione tipici delle digital tribe/community;
  • curando un palinsesto di contenuti e iniziative di ingaggio che ritmano ogni giorno occasioni di apprendimento. Come ogni community realizzata da Logotel, infatti, il Dojo è un percorso guidato nel tempo (nel life) da team redazionali misti formati da community manager Logotel e referenti del cliente che animano ogni giorno la tribe. ​

Il processo di adoption viene accelerato dal Dojo in diverse maniere:  

  • raccogliendo e raccontando le best practice dell’organizzazione​;
  • dando visibilità a team e persone che portano il loro punto di vista;​
  • fornendo spunti legati ad altri settori/mondi/casi di applicazione efficace della AI.

Infine, il Dojo incentiva e supporta la pratica quotidiana e l’upskilling in quanto:

  • è una palestra sempre aperta, composta di momenti live e risorse offline;​
  • accompagna le persone in un necessario cambio di paradigma per sviluppare quella mentalità generativa che serve per guidare e non essere travolti dall’intelligenza artificiale;​
  • ospita workshop incentrati sulla pratica concreta delle soluzioni di AI (sessioni hands-on);​​
  • apre spazi orizzontali di scambio “tecnico” (sessioni how-to). ​

Ambiti di applicazione di Dojo

Il Dojo può trovare applicazione in qualsiasi tipologia di azienda e organizzazione che utilizzi la piattaforma Microsoft 365. Logotel ha sperimentato e utilizza il Dojo al proprio interno e ha già avviato Dojo tailor-made con aziende di diverse industry: dall’energia alla pubblica amministrazione. 

La design company vanta una ultraventennale esperienza nella progettazione, realizzazione e animazione di oltre 50 community trasformative che coinvolgono organizzazioni di diverse industry e le loro reti. A questo si aggiunge anche l’expertise nell’utilizzo della suite Microsoft 365, comprovata dall’ottenimento della certificazione Microsoft Solutions Partner for Modern Work, con specializzazione nell’adoption e nel change management.

Il Dojo in numeri: vantaggi e risultati

L’efficacia del Dojo è comprovata da una serie di risultati tangibili e misurabili. Vediamone alcuni.

Alto tasso di engagement: dalle sperimentazioni interne del metodo Dojo e dalle applicazioni in progetti con i clienti, è emerso che il tasso di engagement nella community Dojo per l’adoption di Copilot è particolarmente elevato e raggiunge l’87%.

Esperienza d’uso semplice e seamless: il Dojo risulta semplice da utilizzare per le persone, in quanto si integra perfettamente con strumenti già conosciuti (la suite M365) e consente un’esperienza fluida e continua (seamless) all’interno del flusso di lavoro personale quotidiano.

Evoluzione rapida e continua: la scelta tecnologica M365 native, oltre a contenere l’effort e i tempi di implementazione e rilascio di Dojo, consente di beneficiare di tutti gli​ sviluppi Microsoft in termini di funzionalità e sicurezza​.

Sicurezza dei dati: integrandosi nativamente sulla piattaforma M365 delle singole organizzazioni, il Dojo soddisfa tutti i requisiti di compliance relativi alla sicurezza dei dati e alla privacy delle aziende.

Minimizzazione dei costi: l’utilizzo delle licenze Microsoft già in possesso consente di efficientare il budget per lo sviluppo di Dojo.  

In conclusione

In un’epoca in cui la tecnologia evolve con una rapidità senza precedenti, investire in un modello di adozione AI centrato sulle persone e guidato dalle community rappresenta la strategia vincente per trasformare la sfida dell’intelligenza artificiale in un’opportunità di crescita sostenibile e duratura per qualsiasi organizzazione.

Il Dojo di Logotel si configura come una soluzione innovativa e pratica per accelerare questo processo, superando le barriere tradizionali all’AI adoption attraverso un approccio people & community centred.

Come dimostrano i risultati già ottenuti, il Dojo è un ecosistema di trasformazione che accompagna le persone nel loro percorso di upskilling digitale, migliorando al contempo produttività e benessere lavorativo.

Per saperne di più sul Dojo e su come implementarlo nella tua organizzazione, contattaci oggi stesso per una demo o una consulenza personalizzata.